Le esperienze sono da insegnamento e l’esperienza insegna
che tutto deve essere organizzato, programmato per rendere più semplice l’operato.
Un insegnante nel mentre si prepara per recarsi a lavoro deve innanzitutto
caricarsi di calma, serenità e comprensione. Doti che facilitano il delicato
lavoro che si esplica nel mondo del bambino. Perché la sedia camomilla? Da mia
nipote sono venuta a conoscenza dell’esistenza della sedia camomilla adottata
nella sua scuola, la piccola mi ha spiegato l’utilità, che mi è piaciuta molto. Non è semplice
gestire la rabbia, capricci e sfoghi da parte di un bambino nell’insieme del
gruppo. Ma, necessita capire le cause del disagio, per poter gestire nel limite
della situazione, parlandone e trovando insieme un modo idoneo per superare
tale stato. Se il nervosismo
persiste, spieghiamogli che il suo comportamento non è accettabile, resterà
seduto sulla sedia camomilla per un po', per riflettere e calmarsi. Che ve ne pare? Io l'ho trovata assai geniale :-)
Davvero :)
RispondiEliminaDavvero :)
RispondiEliminaNo, non è per niente geniale. È provato dalle neuroscienze che i bambini del nido d della scuola dell'infanzia non abbiano le capacità cerebrali per "riflettere" sui comportamenti che hanno avuto, perché il comportamento non è altro che un'emozione e un bisogno non espresso. L'educatore dovrebbe accompagnare il bambino ad imparare ad esprimere quell'emozione e quel bisogno senza ledere sé stesso, l'altro e l'ambiente. Mettere un bambino seduto, senza questo accompagnamento, pensando che possa trarre da sé delle conclusioni razionali e logiche non solo è impossibile dal punto di vista fisiologico ma è anche una pratica violenta.
RispondiEliminaSalve! Condivido il suo pensiero, il mio lavoro è concentrato sull'emozioni, il bambino deve conoscere le emozioni per poterle accettare e gestirle. Della sedia camomilla mi fu illustrata da una bambina di anni 4 ( la mia nipotina) che a suo tempo non la descriveva come qualcosa di negativo, ma qualcosa che aiutasse il bambino ad elaborare, certo mai da solo. Ovvio che una maestra deve essere vigile e deve essere sempre presente nell'accompagnare i bambini durate la scoperte delle varie emozioni.
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