giovedì 5 marzo 2015

L' arancia

Dal link


 andrò ad attingere, il necessario ed adeguato materiale, per poter far conoscere ai bambini questo succoso e nutriente frutto che ci dona
L'Inverno
dai raggi del sole abbiamo gli spicchi dell' arancia



Osserviamo, tocchiamo e descriviamo la buccia



ne gustiamo il profumo


passiamo poi all' assaggio


e qui parte il racconto "Leggenda dell'arancia"


“La leggenda dell’arancio.”
L’albero dell’arancio viveva in un’isola meravigliosa, una terra circondata da un mare limpido e azzurro dove il sole spesso risplendeva anche in inverno e non faceva mai freddo. L’arancio era sempre ricoperto di foglie verdi e lucide. A primavera sugli altri alberi spuntarono piccoli fiori che in estate si trasformarono in frutti saporiti. Quando arrivò l’autunno le loro foglie ingiallirono e iniziarono a cadere. In inverno i loro rami rimasero nudi  e tristi. L’arancio invece aveva sempre tutte le foglie e si chiedeva timoroso il perché di quella stranezza. Avrebbe voluto offrire qualcosa ai bambino che ogni giorno giocavano nel prato e ogni mattina sperava di veder spuntare almeno un piccolo frutto. Alcuni uomini osservavano le sue belle foglie e aspettavano che su quell’albero tutto verde nascessero i frutti. Una notte, mentre tutti dormivano,le stelle del cielo lasciarono cadere una polverina leggera e lucente che si posò sui rami del povero albero. Passarono pochi giorni e spuntarono tanti fiorellini bianchi e profumati che i raggi del sole trasformarono in frutti. Erano nate le arance: quei frutti quasi rotondi con il colore del sole piacquero moltissimo ai bambini che non avevano mai assaggiato niente di simile. L’albero strano era felice e diceva tra sé:- Ho aspettato tanto ma ne è valsa la pena!


per il corpo e il movimento trovo molto carina questa storiella, infatti si presta molto alla drammatizzazione e fa divertire grandi e piccini.


Fiaba: “l’Arancia Amarina” di Anna Maria Totaro
Questa è la storia di Amarina, un'arancia che viveva in un giardino e sognava di poter vedere, prima o poi, il mare. Finché, un giorno, il sogno si avverò. C'era una volta, in un paesino adagiato su una collina, una casina bianca con un grande comignolo e vicino, un orto da cui scorgeva il mare. Più in alto un giardino di limoni e arance, dove viveva l'arancia Amarina. Dal giardino non si poteva vedere il mare e l'arancia Amarina, molto curiosa, desiderava tanto vederlo. Una notte, il vento forte fece cadere dall'albero arance e limoni, tra cui l'arancia Amarina che, spaventata, ma felice, iniziò a rotolare giù per la collina. "Oh che bello" esclamò l'arancia Amarina. Si rotolò nell'erba, nei fiori e lungo una stradina, e giú giú fino al mare. Arrivata sulla spiaggia, si adagiò sui ciottoli e assaporò finalmente l'odore del mare, il suono delle onde e rimase lí per l'intera giornata. Ad un tratto si accorse che il sole stava tramontando e che dopo un po’ sarebbe diventato buio. Iniziò ad aver paura, a sentirsi sola, quando all'improvviso vide arrivare sulla spiaggia, di gran corsa, un cagnolino, che inciampò su di lei. "Ohi ohi, mi hai fatto male, stai attento" disse Amarina al cagnolino. Il cane si fermò e chiese scusa. "Non ti avevo visto arancia" rispose il cane! "Che cosa fai sulla spiaggia tutta sola?" chiese il cagnolino. L'arancia gli raccontò cosa le era capitato ed esternò il desiderio di tornare nel suo giardino e il timore di non poterlo fare da sola. Allora il cane l'addentò, senza farle male,e risalì su per la collina fino al giardino e la posò ai piedi dell'albero. "Oh io sono Amarina" disse l'arancia. "Io Paolino" rispose il cagnolino. L'arancia gli chiese se voleva restare, ma il cane rispose che doveva ritornare dai suoi padroncini. L'arancia ringraziò il cane Paolino e gli propose di tornare a trovarla nel suo giardino. L'arancia Amarina era felice di essere tornata a casa ma sapeva che una volta staccata dall'albero, non sarebbe piú potuta ritornare al suo passato.

2 commenti:

  1. Una storia molto carina e collegata a ricordi d'infanzia, visto che è ambientata in un paesino del Gargano.

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    1. E' vero una storia molto carina! Il Gargano, stupendo!

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