giovedì 9 novembre 2017

Natale nelle sue forme


Il Natale si avvicina e noi lo attendiamo, divertendoci con le forme 


con tre triangoli 
grande
medio 
e piccolo
si realizza un simpatico alberello



domenica 29 ottobre 2017

Immagini, suoni e colori

Il mondo e le forme tutto prende forma
(Gruppo di bambini di 4 anni)

Lo sviluppo sensoriale è molto importante per il bambino
 e pertanto pian pianino ci inoltriamo nel mondo delle forme geometriche.



Filastrocca

Le forme geometriche


Son quadrato e son perfetto,
assomiglio a un fazzoletto,
se mi allungo un pochettino
faccio un bel rettangolino.
Triangolo mi han chiamato,
da tre punte son formato,
sono un poco spigoloso,
ma non son pericoloso.
Sono un cerchio e son rotondo,
giro spesso nel bel mondo,
giro in tondo in bicicletta
con l’auto o la motocicletta.
(Presa dal web)



Illustriamo la filastrocca




Poi la disegniamo


 e la dipingiamo



Poi ci divertiamo con le forme



eee con le forme posso costruire la figura umana?
Ma certo!
ed ecco che iniziamo a percepire il nostro corpo e le sue emozioni.
e sarà tutto da scoprire....


Buon lavoro!





venerdì 29 settembre 2017

Festa dei nonni

I nonni, una presenza indispensabile per l’affetto e, oggi come oggi, per la collaborazione nel sistema familiare. Non esiste un modello definito per la figura dei nonni. Ma, di certo è discutibile la rappresentazione di essi, con capelli bianchi, baffetti e dolce espressione che sottolineo, da vecchietti. La nonna poi con quella acconciatura, chignon e magari con treccia ( il famoso tuppo). I nonni oggi, sono dinamici, a passo con la società e con la tecnologia, attivi negli  impegni più svariati.
 Ma, i legami privilegiati  restano i nipotini.
Pertanto come regalino per i nonni, mi ripeto lo so, propongo un segnalibro. 
Fresco e spiritoso come le storie da loro raccontate.

 Auguri nonnissimi!





domenica 24 settembre 2017

Alla scoperta dell'Autunno



Racconti e realizzazioni di lavori.
Girando sul web, ho trovato questo racconto, sembra simpatico e racchiude interessanti obiettivi. La morale è da interpretare ;-) Disegni sempre presi dal web che accompagneranno il racconto.
Buon Lavoro a noi  e ai Bambini!!!

Il Funghetto vanitoso



C’era una laggiù, lontano nel bosco di Biù un Funghetto piccino e grazioso, col gambo bianco, il cappello marrone un po’ spiovente e la punta più chiara come se fosse stato intinto nel latte.
Funghetto però non era molto contento, poiché era talmente piccino da non essere mai notato dalle Fatine della Rugiada.



Anche lui avrebbe voluto avere il cappello adornato di perline luccicanti, come gli altri suoi compagni, loro erano più alti o avevano cappelli più grandi e colorati, e le fatine accorrevano leste leste a fare le loro meraviglie.
Un giorno Funghetto brontolò cosi tanto, ma cosi tanto che la regina delle fate andò da lui e gli chiese cosa c’era che lo rendeva cosi scontento.




Funghetto le raccontò tutto, alla fine la regina tacque e rimase in silenzio.
Poi chiese a Funghetto se sarebbe stato disposto a cambiare per riuscire ad essere notato dalle Fatine della rugiada, subito questo rispose che si, era prontissimo!
E balibbalò, tira un po’ qui, alza un po’ lì, in una nuvola di brillante polvere magica il piccolo funghetto era divenuto un bel fungo alto, dal cappello rosso sgargiante, puntinato di macchioline bianche, lucido come le mele al sole!


Funghetto era talmente contento che non vedeva l’ora fosse il mattino seguente per avere le sue goccioline di rugiada.
Al sorgere del sole infatti, quando le fatine giunsero videro subito quel magnifico fungo rosso e accorsero, adornandolo con una miriade di piccole gocce risplendenti, dorate alla luce dell’aurora.
Funghetto si vedeva talmente bello che si pavoneggiava con tutti, mostrando a chiunque passasse di lì quanto fosse brillante il Suo colore, quanto fosse candido il gambo, oppure quanto perfette e lisce le lamelle sotto al cappello.
S’era gonfiato talmente tanto che… si era gonfiato veramente!





Era diventato Cicciotto e ingombrante.
Insomma tutti quelli che passavano di lì non ne poterono più, così cominciarono a cambiare strada: le sue amiche formichine che tutti i giorni in fila indiana gli passavano accanto si spostarono, anche le coccinelle, che si posavano sugli steli d’erba vicino per scambiare due chiacchiere non tornarono più, e cosi tutti gli altri.



Funghetto era rimasto solo.
Nessuno parlava più con lui perché aveva dimenticato quando un tempo chiacchierava con loro solo per il piacere di farlo, scambiandosi gentilezze e chiedendo anche solo semplicemente come andava la giornata.
Funghetto si disse che la sua vita di prima, in fondo in fondo non era poi così male, aveva avuto così tanti amici… che ora senza di loro si sentiva terribilmente solo.
Ma si vergognava a chiamare la regina e chiederle aiuto una seconda volta, quindi stette zitto in silenzio, cercando di farsi più piccolo e invisibile possibile, anche se sapeva che c’era ben poco da fare: ormai era talmente paffuto e gonfio che era impossibile non notarlo.
– Ah! Quanto mi manca essere un piccolo funghetto, dal cappelluccio spiovente e dalla punta color latte… – pensò.
Un giorno passò di li un’ape e si soffermò accanto a Funghetto per pulirsi le antenne.





Funghetto avrebbe voluto fare quattro chiacchiere ma non ne aveva più il coraggio, sicché l’ape visto che non parlava gli chiese perché fosse così silenzioso:
– Sei forse timido?
L’altro non rispose, ma quella era un’ape curiosa come se ne vedono in giro di solito e quindi non si arrese: come poteva lui, un bel fungo rigoglioso essere tanto modesto.
Sei forse troppo bello per rispondere?
Alla fine Funghetto capitolò e spiegò a gran singhiozzi il perché fosse così taciturno … e non certo perché era troppo bello!
E ad ogni singhiozzo si faceva sempre più grassoccio, sempre giù tondo…
– Hic! Hic!
A quelle parole, vedendo il funghetto singhiozzare e rattristarsi come non mai, l’ape venne circondata da una nuvola di mille colori.





Quando la nube si dissipò ecco che al posto dell’ape c’era la bellissima Regina delle fate.








Funghetto rimase sbalordito, non si era proprio reso conto che era sempre stata lei fin dall‘inizio.
Si fece coraggio e con la sua vocina chiese scusa alla regina; le disse che non pensava gli sarebbe mancato così tanto essere quel piccolo funghetto marrone dal gambo bianco, e che forse, la rugiada come ornamento era davvero cosa di poco conio.
La regina rispose che lo aveva accontentato solo per mostrargli quanto fosse preso dal rendersi bello davanti a tutti, a tal punto che si era scordato degli amici.
Non avevano bisogno di vederlo impreziosito da alcun gioiello, per loro lui era bello e interessante al medesimo modo, forse anche di più!
– Le mie amiche formichine e le mie amiche coccinelle! – sospirò il Funghetto.
La Regina delle fate si intenerì, capì che Funghetto aveva imparato la lezione e quindi… Balibbalo’, tira un po’ qui, tira un po’ lì, ecco che funghetto ritornò come prima!
Non esistono parole per descrivere quanto fosse felice, aveva ancora il suo corto gambo bianco e la punta del cappellino color latte.
Promise che mai e poi mai avrebbe più voluto essere ciò che non era.
Tutti i suoi amici ritornarono, risero e scherzarono ancora insieme, circondandolo di abbracci e affetto, e poté quasi toccare il cielo da tanto era felice.

Isabella Sanfilippo











Prossimi lavori che saranno svolti assieme ai bambini...










domenica 3 settembre 2017

Il mio primo giorno di scuola


Una medaglia per aver varcato la porta verso l'autonomia, 
con un  pianto o un sorriso la meriti tutta una medaglia!
 Da sfoggiare e urlare
 - Io ce l' ho fatta! - 






Alle mamme e ai papà
 con domande e timori
posso solo dire: tranquilli,
le risposte lasciamole all'anno che verrà.
Buon inizio! 




giovedì 31 agosto 2017

Progetto accoglienza

Il 14 Settembre sarà il primo giorno di scuola, per molti il primo in assoluto. Quest’anno avremo i tre anni e qualche "anticipatario". Proposta, una coccarda che dia il benvenuto. Fase inizio lavoro, prevedo una spilla da attaccare al petto.




Poi vorrei proporre due sagome, femminile e maschile, affisse alla parete. Ogni bambino assieme alla mamma, attaccherà un cuoricino con su scritto il proprio nome. Cosi diamo un approccio di quantità, di seriazione e di discriminazione percettiva.


img.presa dal web

Poi che ne dite di realizzare una collana assieme alla mamma?






a presto!


giovedì 24 agosto 2017

Creatività in azione


Salve!
 Il postino mi avrebbe consegnato il nuovo catalogo di Opitec, che io adoro,
non sa il guaio che ha combinato????
Bene! Il programma di oggi?
Sfogliare catalogo!


Guardate che carine queste scatoline



e queste sirene? Io già vedo sirenette per le femminucce e pesciolini per i maschietti


queste api? 
con materiale ricicloso!


questi animaletti sono troppo carini!!!


Bene! Questo è solo un assaggio, fra non molto ci rimbocchiamo le maniche e vaiiiiiii





mercoledì 23 agosto 2017

Emozione


E Poi, arriva un messaggio tramite messenger ( FB ) un giovane ragazzo, " maestra ti ricordi di me ?" Il nome mi ricorda un bambino, si è proprio lui! Rivedo le immagini. Un papà e una mamma, con premura affidano il loro bambino. Ed io, ora, a distanza di tempo, mi rendo conto che sono ancora lì, nel posticino dove li avevo collocati , nel mio cuore. Un emozione meravigliosa.

Immagine presa dal web

Cosa si desidera più dalla vita, se non iniziare il nuovo anno scolastico con grinta, la consapevolezza che si lascia nel tempo la scia del proprio operato.

Dal

Il mio Mondo Creativo

stamattina sono partita ad organizzare il mio spazio.






giovedì 4 maggio 2017

Per la festa della mamma




Ci stiamo lavorando, da un' idea presa dal web



una frase per la mamma, un po' di colori


ed ecco cosa andremo a realizzare




a presto per la confezione!


Un attimo di pazienza, ci siamo quasi


Ed ecco fatto!
Pronto per essere consegnato alla mamma.
Buona festa delle mamme!!!




giovedì 30 marzo 2017

Forme geometriche con arte

 Un misto d’ arte incalza nelle attività laboratoriali che vado a realizzare con i bambini.
                       Paul Klee, Bruno Munari, Kandinsky

 “ Il colore è un mezzo di esercitare sull’anima un’influenza diretta.  Il colore è un tasto, l’occhio il martello che colpisce, l’anima lo strumento da mille corde”. 

Realizzare composizioni attraverso forme geometriche non allontaniamo la realtà bensì attraverso l’astratto vediamo la realtà con i nostri occhi. Solo con una spiccata fantasia il tutto avviene. E noi ci esercitiamo per ottenere il nostro punto di vista.

Fondo nero, perché siamo abituati al nero come al solo buio, ma così facendo elaboriamo che il nero è un colore, anzi aiuta i colori ad essere più luminosi.

I bambini hanno dapprima giocato con le forme messe a loro disposizione, 
in questo caso sono dei cerchi di tre grandezze: grandi – medie – piccole. 
Dopo vari tentativi ed entusiasmo nel vedere cosa saltava fuori dalla propria fantasia: un bruco, un topo, una maschera, degli occhi, dei fiori….
I bambini hanno infine ricevuto colla in stick;  per poter portare a termine e conservare il loro lavoro.