giovedì 27 agosto 2015

I tubettini di pasta colorata

Dipingiamo la pasta e con fili e spiedini divertiamoci ad infilare “le perline pasta” e divertiamoci a creare. Questo gioco permette di sviluppare le abilità oculo-manuale e migliorare la motricità fine. “Con coordinazione oculo-manuale si intende la capacità di far conseguire ad una percezione visiva un’adeguata azione delle mani. L’attività viene inscritta nella più vasta categoria del pregrafismo. C’è poi l’obiettivo di allenare la motricità fine. Ovvero la capacità di compiere con le mani azioni di precisione Va ricordato che, nell’ambito di una adeguata varietà di stimoli e libertà di movimento ed errore (sì, i bambini hanno bisogno di sbagliare!), non sono necessari esercizi particolari per acquisire queste abilità: moltissime attività del quotidiano (vestirsi, allacciarsi le scarpe, mettere via alcuni oggetti, mangiare con le mani o le posate, disporre cose, aiutare a cucinare etc …) offrono già la possibilità di svilupparle.”









UN NUOVO ANNO SCOLASTICO 2015/2016

Immagine presa dal web


Si ricomincia!
 Ci saranno cambiamenti da affrontare 
grazie alla politica sulla scuola del momento
 ma, il nostro lavoro è sempre lo stesso 
perché il bambino e la bambina sono sempre lì
 ad attendere il loro mondo educativo e
 nessuno cambia queste piccole “ menti pensanti” 
le più svariate le più uniche che mai.

 BUON INIZIO DI ANNO SCOLASTICO!!!

Emozioniamoci


Educazione alle emozioni


Ho proposto e realizzato assieme ai bambini  un’ attività 
“ Disegniamo le espressioni e le emozioni del viso” avente il seguente obiettivo.
Riconoscere le diverse espressioni del viso
L’attività ha avuto inizio con l’osservazione di alcune faccine preparate per l’ evento educativo, protagoniste sono state coinvolte due emozioni di senso opposto:
 la felicità e la tristezza.
Inizialmente per sottolineare ciò che doveva essere osservato, 
ho disegnato una faccina su di un foglio A4 dove mancava la bocca, elemento essenziale per individuare l’ espressione del viso, attività svolta individualmente.

Ed ecco i risultati:




All’attività di disegno “ Cosa manca”  svolta individualmente, ha fatto seguito un momento collettivo di conversazione, durante il quale si sono fatte osservazioni  su perché si è tristi o felici, come si presenta la bocca se si è tristi o felici.
Bene! Un prossimo intervento è stato di invitare i bambini, anche se piccoli ( anni tre) ma, promettenti, ad esprimersi individualmente e liberamente nel disegnare un viso con una espressione.






Questo lavoro sarà ripreso in seguito per essere arricchito, perché aiutare il bambino a comprendere il senso delle emozioni in un clima disteso e divertente, gli consente oltre alla conoscenza ma, il raccontare stati d’animo e riflettere su di essi e il comportamento che ne deriva.